Le isole Mauritius sono state invase l’ultimo mese dal riversamento in mare di petrolio.
Un episodio che nella storia è già accaduto innumerevoli volte, ma passando sotto traccia perché avvenuto in mare aperto e non in una riserva naturale protetta.
Il petrolio, un brutto male per la nostra umanità e l’ambiente, provoca avidità e ricchezza, ma talvolta sfama l’economia di intere nazioni come le stesse Mauritius.
Ma fino a quando potremo distruggere la nostra Terra per usare petrolio?
La risposta a questa domanda non c’è, ma sicuramente è il caso di evitare che eventi del genere accadano di nuovo e trovare fonti alternative all’oro nero.
Non solo Mauritius: i peggiori disastri petroliferi nella storia
Ecco quali sono i 5 disastri peggiori causati dal petrolio:
- La guerra del Golfo, in quella occasione nel 1991 l’esercito iracheno aprì le condutture di petrolio in Kuwait facendo emergere la marea nera in tutto l’Iran, Kuwait e Arabia Saudita.
- La piattaforma petrolifera IXTOC prende fuoco vicino al Golfo del Messico nel 1979 causando una perdita in mare di più di 400000 tonnellate di greggio.
- Scontro tra nave cisterna e piattaforma petrolifera nel Golfo Persico vicino le coste indiane nel 1983.
- Sempre nel 1979 un altro disastro petrolifero, a largo di Trinidad e Tobago, un altro scontro tra nave cisterna e piattaforma di petrolio.
- Nel 1991, violento scoppio nella nave cisterna liberiana ABT SUMMER, vicino le coste di Angola. La nave sprofonda nel mare e rilascia 200000 tonnellate di petrolio.
I danni del petrolio al mare
Le isole Mauritius non sono nella top 5 dei disastri petroliferi solo per la quantità di tonnellate di petrolio che è di 5000 unità.
Tuttavia, è un disastro enorme considerata l’enorme biodiversità del territorio e la barriera corallina tra le più belle del mondo che sarà distrutta.
In che modo il petrolio agisce sul mare e quali conseguenze apporta?
Il petrolio disperso in mare finisce per rovinare la vita in primis delle specie marine. Anche i volatili si trovano con le ali imbrattate dal liquido nero che si incolla e impedisce il piumaggio comportando la loro morte.
I pesci e tutte le specie marine ingoiano notevoli quantità di petrolio che portano ad asfissia e intossicazione con stessa fine dei volatili.
Il petrolio distrugge interi ecosistemi verdi imbrattando la barriera di ossigeno e plancton.
Infine, anche l’uomo che provoca questi disastri subisce danni a sua volta per quanto riguarda il turismo, la pesca e l’acquacoltura delle aree interessate dal rilascio di greggio.
Come prevenire i disastri petroliferi
La prevenzione come in tutte le azioni umane è la migliore arma per combattere e far sì che non succedano più questi disastri ambientali.
Le ipotesi più lungimiranti per evitare che, dopo un guasto o un incagliamento, si perda subito il petrolio in mare sono tante.
In particolare, l’idea del doppio scafo è sembrata quella più importante nella prevenzione. Manca però la volontà alle grandi compagnie di prevenire i danni poichè mancano leggi e pene severe per chi commette crimini ambientali come quello avvenuto nelle isole Mauritius.
Dobbiamo comprendere che è il momento di cercare fonti alternative al petrolio per la sopravvivenza della nostra specie ai cambiamenti climatici.
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